Cosa si intende per obesità?

Una delle piaghe degli ultimi anni per i Paesi industrializzati è di sicuro l’obesità per i pericoli, ormai documentati, che comporta per la salute umana.Con il termine “obesità” si intende un eccesso di tessuto adiposo con aumento del peso corporeo del 20% rispetto al peso ideale. Si parla di obesità patologica quando il peso reale supera quello ideale del 50%. In un individuo adulto sano, normale, la massa grassa, ossia la percentuale di grasso di deposito in rapporto al peso corporeo, è compresa tra il 10 ed il 20% nell’uomo e fra il 15 ed il 25% nella donna. Pensate che in Italia il 35,3% della popolazione adulta è in sovrappeso mentre il 9,8% è addirittura obeso. Se l’obesità inizia da piccoli e si protrae per tutta l’età pediatrica allora quel bambino, durante la pubertà, avrà solo il 3% di probabilità di diventare un adulto normopeso. Come si evince dal rapporto Eurispes del 2020, in Italia il 21,3% dei bambini è in sovrappeso mentre il 9,3% è addirittura obeso.



L’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI- Body Mass Index) viene usato per classificare l’obesità negli adulti- insieme ad ulteriori metodi- e si calcola dividendo il peso in Kg per il quadrato dell’altezza espressa in metri (kg/m2).

1)Sottopeso: IMC <18,5;

2)Normopeso: IMC da 18,5 a 24,9;

3)Sovrappeso: IMC da 25 a 29;

4) Obesità di classe I : IMC da 30 a 34,9;

5) Obesità di classe II : IMC da 35 a 40;

6) Obesità di classe III (patologica) : IMC> 40.

A volte però l’Indice di Massa Corporea non è sufficiente come parametro di riferimento. Basti vedere il caso di atleti estremamente allenati e muscolosi, di sicuro avranno un IMC molto alto ma ciò non significa che possano essere definiti obesi!

In questi casi si deve utilizzare un plicometro, uno strumento che come il nome già anticipa, permette di misurare le pliche cutanee.

Ma quali sono le cause dell’obesità? Di sicuro è una patologia multifattoriale- presente maggiormente nei Paesi economicamente più sviluppati- ciò significa che dipende da molti e differenti fattori quali:

1) Predisposizione familiare;

2) Cause endocrine (come per esempio delle alterazioni della funzionalità della tiroide, la sindrome di Cushing…);

3)Cause comportamentali (abitudini alimentari erronee che derivano da esempi familiari e/o culturali non adeguati);

4) Disturbo da alimentazione incontrollata ( Binge eating desorder);

5) Cause psicologiche ( ansia, depressione, stress emotivi…).

Tra i diversi tipi di obesità si deve anche guardare a dove tale adipe si concentra e accumula. Infatti l’obesità addominale, ’eccesso di tessuto adiposo presente a livello dei visceri addominali che si quantifica misurando la circonferenza al punto vita e che non deve superare i 102 cm nell’uomo e gli 88 cm nella donna, è associata a un aumentato rischio di patologie cardiovascolari.

Ma quali sono i rischi legati all’obesità?

1) diabete ( l’85% dei diabetici sono anche obesi)

2) ipertensione arteriosa ( rischio aumentato di tre volte rispetto ai soggetti normopeso)

3) Cardiopatia ischemica ( aumento del 50%)

4) Apnee notturne del sonno ( arresti respiratori che durano fino a10 secondi o più e che comportano riduzione dell’ossigenazione con sofferenza delle cellule nervose )

5) Varici venose

6) Aumento della mortalità con riduzione dell’aspettativa di vita di 7-10 anni


TUTTO COMINCIA DALLA DIETA

Il peso corporeo è un bilancio matematico fra entrate, ossia le calorie introdotte attraverso il cibo, e uscite, i consumi dovuti all’esercizio fisico svolto. Viene naturale pensare a come sia rilevante rivolgersi ad un professionista per calcolare il proprio fabbisogno energetico che cambierà a seconda dell’età, dell’attività fisica e in generale dallo stile di vita. In caso di sovrappeso o di obesità è necessario affidarsi ancora di più ad uno specialista che effettuerà un completo screening cardiovascolare, metabolico ed endocrino, successivamente elaborerà un programma personalizzato sia nutrizionale che motorio e comportamentale.

Ma cos’è il fabbisogno energetico?

Il fabbisogno energetico è la quantità di calorie necessaria a mantenere costante il proprio peso corporeo ma anche in un buono stato di salute.

E' composto da tre valori:

1)    Il metabolismo basale (Si intende la quantità di energia richiesta dall'organismo in condizione di perfetto riposo per svolgere le funzioni vitali come respirazione, battito cardiaco etc… che corrisponde al 60-70 % dell’energia totale.

2)     La termogenesi post-prandiale che è l'energia necessaria per digerire i cibi.

3)     Il dispendio energetico dovuto all'attività svolta nella giornata.

Molto importante è la composizione della dieta che deve contenere grassi ( preferibilmente di origine vegetale ), carboidrati , proteine e fibre.